07 settembre 2024
Salute

Visita oculistica nei bambini: quando farla e perché

Nella crescita di un bambino ci sono diversi momenti in cui è bene programmare una visita oculistica pediatrica. Con il rientro a scuola imminente, i problemi oculistici possono influire negativamente sullo sviluppo scolastico, sociale e fisico del bambino, per questo sono fondamentali le visite oculistiche di controllo. Ma quando portare il bambino dall’oculista? Vediamolo insieme.

Perché la vista è così importante nello sviluppo infantile

I bambini percepiscono il mondo principalmente attraverso la vista, e circa l'80% delle informazioni che ricevono sono di natura visiva. Questo senso è strettamente legato all’apprendimento e al comportamento, un difetto visivo non corretto può ostacolare in maniera sostanziale lo sviluppo, influenzando la capacità del bambino di leggere, scrivere, giocare e interagire con gli altri. Questo può riflettersi su molti aspetti, anche psicologici e comportamentali, portando a un calo dell’autostima, a difficoltà scolastiche, spesso anche interpretate erroneamente come problemi di apprendimento o di attenzione.

A cosa serve la visita oculistica?

Il momento della visita oculistica nei bambini è un’occasione per approfondire non solo le condizioni dell’occhio, ma anche del cervello. Sì, perché la cornea – ovvero la parte anteriore e trasparente dell’occhio – ci permette, con gli opportuni strumenti, di vedere in profondità all’interno dell’occhio e anche oltre. L’oculista può, osservando l’occhio, riconoscere molte patologie e condizioni cliniche che vanno oltre alla salute oculare, e quindi stabilire come procedere.

Quando portare un bambino dall’oculista?

Alla nascita

Il bambino, appena nato, insieme alle valutazioni somatiche, ormonali, ematologiche e neurologiche, deve fare anche una visita oculistica. Non sempre la visita oculistica viene garantita ed effettuata durante lo screening neonatale ospedaliero, in caso non venisse fatta è importante rivolgersi a una clinica oculistica specializzata e prenotare un controllo. Non c’è nulla da temere, si tratta di una valutazione molto rapida e per nulla invasiva: si effettuerà dopo avere somministrato delle gocce di collirio che dilateranno la pupilla e a quel punto l’oculista potrà appurare la perfetta maturazione dell’occhio, escludere patologie oculari neonatali congenite come la cataratta, il glaucoma o forme tumorali. Il primo controllo oculistico dopo la nascita ci permette anche di capire già se il piccolo paziente abbia la possibilità di sviluppare una buona visione oppure se, successivamente, sarà necessario l’utilizzo di occhiali.

All’inizio della scuola dell’infanzia

Un altro momento cruciale per approfondire la salute oculare dei nostri bambini è intorno ai 3-4 anni, a questa età i bimbi sono normalmente già sufficientemente grandi per collaborare a quanto richiesto dalla classica visita oculistica, ma restano abbastanza piccoli da permetterci di intervenire e correggere eventuali problematiche con successo. Infatti, è importante ricordare che lo sviluppo del sistema visivo si conclude intorno ai 6 anni di età. È possibile, però, che già nei primi anni di vita si presentino problematiche visive come ipermetropia, astigmatismo, miopia, ambliopia e strabismo. In questi casi è importante intervenire prontamente, correggendo i difetti ed evitando così che il bambino ne subisca le conseguenze una volta diventato grande.

Capita ancora molto spesso, purtroppo, di vedere adolescenti e giovani adulti con problematiche visive, ormai instaurate e irreversibili, che sarebbe stato possibile trattare e risolvere con un adeguato screening in età prescolare.

All’inizio della scuola elementare

Un secondo momento importante per fissare una visita oculistica pediatrica è quello dell’inizio delle scuole elementari. Il bambino dovrà vedere bene la lavagna, anche quella elettronica, e dovrà leggere e scrivere senza difficoltà, per non compromettere l’apprendimento.

I primi anni della scuola elementare sono fondamentali anche perché, come abbiamo detto, a questa età, è ancora possibile la correzione dei difetti visivi. In questa fase il bambino potrebbe lamentare mal di testa, affaticamento agli occhi o difficoltà nel seguire le lezioni. Solo con una visita oculistica pediatrica è possibile valutare la salute oculare del bambino e intervenire per tempo.

Alle scuole medie inferiori

Con l’adolescenza inizia una nuova fase di crescita e di sviluppo, in questo momento non è raro che si manifesti la miopia: l’occhio miope altro non è che un occhio più grande della norma:  così come nell’adolescenza cresce tutto il corpo, è possibile che cresca anche l’occhio, causando problemi visivi.

Uno screening oculistico saprà verificare se sono presenti miopia o altri difetti di refrazione e, laddove necessario, ci permetterà anche di correrei ai ripari con apposite terapie che potranno contrastare o rallentare l’evoluzione della miopia.

Per concludere

Durante tutta la fase di crescita dei nostri figli, dalla nascita fino all’adolescenza, è importante fissare dei controlli oculistici che possano non solo segnalare eventuali problematiche, ma anche darci l’occasione di intervenire prontamente per garantire la migliore qualità visiva possibile nella vita adulta. I momenti fondamentali sono lo screening neonatale e i passaggi scolastici, come l’inizio della scuola dell’infanzia e della scuola materna.

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