L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, quella membrana posta tra cornea e sclera, e colpisce prevalentemente le persone dai 20 ai 50 anni.
L’uveite può insorgere a causa di traumi oculari, malattie infiammatorie, ma anche per l’esposizione a sostanze tossiche quali pesticidi o acidi industriali. Tra i fattori di rischio, c’è anche il fumo delle sigarette.
In base alla localizzazione nell’uvea parliamo di:
▫️ uveite anteriore: l’infiammazione interessa l’iride e il corpo ciliare;
▫️ uveite intermedia: l’infiammazione del corpo ciliare
▫️ uveite posteriore: l’infiammazione della coroide
▫️ panuveite: l’infiammazione di tutte le zone dell’uvea
Sintomi dell’uveite:
L’uveite anteriore si manifesta con fotofobia, calo visivo, dolore e arrossamento.
Le uveiti intermedie e posteriori, invece, sono perlopiù indolori. I sintomi sono visione appannata e mosche volanti.
Infine, la panuveite si palesa con un mix di tutte queste sintomatologie.
Trattamenti e cure:
Per curare l’uveite si procede tipicamente con steroidi e cortisone per ridurre l’infiammazione oculare. Normalmente per le uveiti anteriori la somministrazione è in gocce di collirio, mentre per le forme posteriori possono essere utilizzate iniezioni oppure speciali dispositivi retinici a lento rilascio di cortisone dalla durata di alcuni mesi (Ozurdex).
Repetita iuvant, eseguire controlli oculistici periodici è l’unico modo per prevenire l’insorgenza di questa patologia.
Per evitare infezioni indesiderate, è opportuno rispettare delle regole igieniche e quindi lavarsi sempre bene le mani prima di toccarsi gli occhi, soprattutto nell’applicazione e rimozione di lenti a contatto.