La chirurgia refrattiva è quella affascinante branca dell’oculistica che si occupa della correzione dei difetti visivi per eliminare la necessità di utilizzare occhiali sia da lontano che da vicino, mediante trattamenti laser ma non solo.
Oggigiorno la qualità raggiunta dai trattamenti laser che abbiamo a disposizione, di quinta e sesta generazione, è assoluta, con una sicurezza indubbiamente senza precedenti. Sono infatti sempre di più le persone che si rivolgono a noi per questo tipo di trattamenti laser.
Sostanzialmente, si dividono in due categorie: la PRK e la femto-LASIK ed entrambi agiscono sulla cornea, ossia quella finestrella trasparente che costituisce la porzione più anteriore dell’occhio.
La PRK è un intervento molto veloce ed estremamente collaudato e sicuro: comporta la rimozione di una pellicina di nome epitelio che riveste la cornea. Questa viene asportata molto semplicemente con una spatolina e l’azione del laser agisce quindi sugli strati corneali sottostanti, per un tempo variabile tra i 10 ed i 40 secondi, secondo l’entità del difetto. Al termine dell’intervento viene posizionata sulla cornea una speciale lente a contatto, come fosse un cerottino trasparente, ed il paziente vede sin da subito seppur in maniera leggermente offuscata. Richiede normalmente un periodo di riposo di 3-4 giorni per la ricrescita dell’epitelio, quindi questa lentina a contatto viene rimossa ed il paziente può tornare alle normali attività lavorative.
La femto-LASIK agisce in maniera analoga, ma con una fondamentale differenza, ossia viene preservata quella pellicina rimossa con la PRK. In questo caso si utilizzano 2 laser anziché 1: un primo laser va a scollare quella pellicina creando minuscole bollicine d’aria contigue che agiscono perfettamente alla profondità desiderata.
Tuttavia, la chirurgia refrattiva non finisce con il laser poiché quest’ultimo non è effettuabile nel 100% dei pazienti (anche se a onor del vero siamo a percentuali prossime al 90%) e perché corregge difetti visivi di entità media-avanzata ma non grave. Indicativamente fino a miopie di 10-12 diottrie oppure ipermetropie fino a 5 diottrie. Per difetti più forti sono quindi consigliabili apposite micro lentine da inserire all’interno dell’occhio, dietro alla pupilla, in maniera tale da risultare perfettamente invisibili, oltre che inesistenti per il paziente stesso. Forniscono una ottima qualità visiva sin dai primi giorni postoperatori e richiedono un piccolo intervento della durata di soli 10 minuti con un recupero postoperatorio molto rapido, normalmente in 24-48 ore. Un’altra interessante alternativa al laser è la sostituzione del cristallino, da effettuarsi in particolare nei pazienti in età presbiopica, ossia dai 55 anni in su. Con la sostituzione del cristallino è possibile ottenere 2-3 piccioni con una fava: (1) si corregge completamente il difetto visivo del paziente, (2) con i nuovissimi cristallini multifocali a nostra disposizione si corregge anche la presbiopia in maniera tale che il paziente possa quindi essere poi completamente indipendente dagli occhiali anche per la lettura e (3) si elimina quindi la necessità di effettuare in età senile l’intervento di cataratta che prima o poi viene effettuato in tutti i pazienti.
Quindi, ricapitolando, 3 sono le alternative a nostra disposizione per correggere i difetti visivi ed eliminare l’utilizzo degli occhiali: i laser ad eccimeri per trattamenti femto-LASIK o PRK, l’inserimento della ICL intraoculari per difetti di forte entità e la sostituzione del cristallino per i pazienti più maturi.