Tutte le persone, generalmente intorno ai 40-45 anni, iniziano ad allontanare gli oggetti a causa di una sempre più difficoltosa visione da vicino. Ciò prende il nome di presbiopia ed è dovuto all’irrigidimento sclerotico di una lente, il cristallino, presente all’interno del nostro occhio. Questo è l’inizio di un lento ed inesorabile processo fisiologico di invecchiamento dell’occhio che condurrà obbligatoriamente nei decenni successivi alla cataratta. Essa è, infatti, un po’ come i capelli bianchi: prima o poi arriva per tutti in entrambi gli occhi, causando un progressivo peggioramento visivo dovuto alla opacizzazione (oltre che all’irrigidimento) del cristallino (Figura 1).
I pazienti si trovano quindi molto spesso ad avere bisogno di uno o due paia di occhiali, nonché di occhiali progressivi, per vedere da vicino e da lontano.
L’Intervento di Cataratta
Come nei paesi occidentali, è il più praticato anche in Italia, dove se ne eseguono circa 570.000 ogni anno. Oggigiorno, la chirurgia dell’intervento di cataratta è di elevatissima tecnologia e si avvale di ultrasuoni, eventualmente coadiuvati dal laser in alcuni passaggi chiave. Laddove in passato erano richiesti anche alcuni giorni di ricovero, oggi tutto viene svolto in regime ambulatoriale: l’intervento ha generalmente una durata di 15-20 minuti ed il paziente può tornare a casa già nel giro di un’ora con una visione appannata, ma presente. Il giorno seguente la visione è già nettamente migliore per una pronta ripresa lavorativa nel giro di pochissimi giorni.
I Nuovi Cristallini Artificiali Multifocali
Durante l’intervento, il cristallino naturale, più o meno opacizzato, viene sostituito con il cristallino artificiale in materiale plastico biocompatibile (Figura 2) e perfettamente trasparente. I cristallini multifocali di ultima generazione consentono di mimare il comportamento di un cristallino naturale giovane e perfettamente efficiente, per un’ottimale messa a fuoco da lontano, intermedio e vicino senza più la necessità di occhiali.
Qualora il paziente abbia anche l’astigmatismo, condizione spesso associata alla cataratta, questo può essere ugualmente rimosso tanto dai nuovi cristallini artificiali (cristallini multifocali torici) quanto da un successivo breve trattamento laser sulla cornea del paziente.
Totale Indipendenza dagli Occhiali
L’evoluzione della tecnologia dell’intervento di cataratta, ed in particolare di quella legata alla realizzazione dei cristallini artificiali, rende oggi possibili risultati impensabili solo sino a due anni fa. I nuovi cristallini multifocali rendono infatti l’occhio nuovamente capace di vedere bene a distanza, da vicino ed anche da intermedio per una pressoché continua e corretta focalizzazione delle immagini sulla retina. Come naturale conseguenza, ciò ha notevolmente ridotto l’età media dei pazienti sottoposti a tale trattamento al fine di poterne beneficiare ancora a “mezz’età”, a vantaggio della vita lavorativa e sociale.
Quando Fare l’Intervento?
Nonostante siano sempre di più i pazienti cinquantenni sottoposti a tale trattamento, è fondamentale che le condizioni dell’occhio e del difetto visivo consentano un ottimale beneficio da tale chirurgia. Sono infatti sconsigliati, ad esempio, in caso di maculopatie o di condizioni retiniche non perfette.
In linea di massima, sono i pazienti ipermetropi quelli con le migliori indicazioni, ma il colloquio con il medico oculista durante la valutazione preoperatoria rimane il momento fondamentale di tutta questa chirurgia e tecnologia.