31 gennaio 2025
Salute

Intervento agli occhi, iter preoperatorio: idoneità e visite preliminari

Un intervento agli occhi è un passo importante per migliorare la qualità della vita e correggere difetti visivi che limitano la quotidianità. Naturalmente è fondamentale seguire un iter preoperatorio ben strutturato, che comprende visite approfondite e valutazioni di idoneità.

Un’adeguata preparazione contribuisce significativamente al successo dell’intervento. Svolgere con meticolosità il percorso diagnostico preliminare è necessario al fine di raccogliere tutti i dati necessari per decidere se ci sono tutti i requisiti per sottoporsi a un trattamento di chirurgia refrattiva e qual è la tipologia di intervento più indicata per il caso specifico.

Chirurgia refrattiva: soluzioni per difetti visivi complessi

Grazie alle tecnologie più avanzate, oggi è possibile correggere non solo i difetti visivi lievi, ma anche quelli più complessi.

  • Laser refrattivo (SMILE, Femto-LASIK, Presbyond, PRK e PTK). Tecniche rapide ed efficaci per correggere difetti visivi quali miopia, astigmatismo, presbiopia e ipermetropia.

  • Lenti intraoculari (ICL). Un’opzione innovativa per pazienti con difetti gravi o cornee troppo sottili per il laser. Le lenti ICL sono impiantate permanentemente, offrendo una soluzione sicura e duratura.

  • Cataratta. La sostituzione del cristallino si rende necessaria per recuperare una visione nitida quando il processo degenerativo del cristallino porta a un appannamento della vista.

Nelle cliniche del Gruppo Refrattivo Italiano sono disponibili tutti i trattamenti più all’avanguardia per la chirurgia refrattiva.

Requisiti chirurgia refrattiva: chi può sottoporsi a un intervento agli occhi?

Non tutti i pazienti sono immediatamente idonei per un intervento agli occhi. L’idoneità dipende da diversi fattori che emergono nella visita preoperatoria, tra cui:

  • Stabilità del difetto visivo: è importante che il difetto refrattivo non abbia subito variazioni significative almeno negli ultimi 12 mesi. Un requisito che interessa soprattutto la miopia, che ha carattere evolutivo a differenza di astigmatismo e ipermetropia.

  • Età: generalmente, gli interventi vengono consigliati a partire dai 18-20 anni, quando lo sviluppo dell’occhio è completato.

  • Non essere incinta o in allattamento. Durante il trattamento e nella seguente fase di convalescenza somministrati farmaci che potrebbero essere incompatibili.

  • Non sono presenti particolari patologie oculari o sistemiche.

La visita preoperatoria è la visita oculistica approfondita in cui si acquisiscono queste informazioni e si raccoglie l’intera storia clinica del paziente. Insieme a una serie di esami non invasivi, questi dati rappresentano la base su cui fare valutazioni personalizzate, essenziali per individuare la tecnica più adatta al singolo paziente, tenendo conto delle sue condizioni visive e delle sue esigenze quotidiane.

Quali sono gli esami preoperatori da fare?

L’obiettivo è portare a termine la perfetta misurazione del difetto visivo oltre che dell’occhio. Il cuore dell’iter preoperatorio è rappresentato da un’approfondita visita oculistica, in cui il medico esegue una serie di esami preliminari come:

  • Refrazione in miosi e cicloplegia. Misura il difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) in due condizioni: miosi, cioè con pupilla normale, e ciclopegia, quindi con pupilla dilatata grazie a un collirio.

  • Topografia corneale. È una mappa della superficie della cornea, la parte trasparente dell’occhio, per verificare la sua forma e individuare eventuali irregolarità o deformazioni.

  • Tomografia corneale. È un esame avanzato che analizza non solo la superficie della cornea, ma anche il suo spessore e la struttura interna, utile per diagnosticare problemi come il cheratocono.

  • Pachimetria corneale. Misura lo spessore della cornea, fondamentale per valutare l’idoneità a interventi laser e per monitorare condizioni come il glaucoma.

  • Pupillometria. Serve a misurare il diametro della pupilla in diverse condizioni di luce, per personalizzare i trattamenti chirurgici.

  • OCT del segmento anteriore e posteriore. L’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) è una scansione dettagliata che analizza la parte anteriore dell’occhio (cornea, camera anteriore) e studia la parte posteriore (retina, nervo ottico) per individuare eventuali malattie.

  • Biometria. Misura la lunghezza dell’occhio e la curvatura della cornea, utile soprattutto prima di interventi come l’impianto di lenti intraoculari.

  • Biomicroscopia endoteliale. Un esame che valuta lo stato delle cellule dell’endotelio corneale, fondamentali per mantenere la cornea trasparente e sana.

  • Test della lacrimazione. Serve a verificare la quantità e la qualità delle lacrime, per diagnosticare problemi di secchezza oculare.

Se stai pensando di risolvere i tuoi difetti visivi e vorresti sapere se puoi sottoporti a un intervento agli occhi, parlane con i nostri specialisti: contattaci qui e ti offriremo tutto il supporto che stai cercando.

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