09 luglio 2024
Salute

Il Fondo dell'occhio

Sempre più spesso il medico di famiglia o il diabetologo prescrivono l’esame del fondo dell’occhio. Ma per quale motivo? Come può una parte di visita oculistica essere utile nella cura del diabete o dell’ipertensione arteriosa? Ebbene, l’occhio altro non è che una finestrella privilegiata sul nostro cervello. Proprio così! La cornea, ossia la parte più anteriore dell’occhio, quella trasparente, proprio per la sua purezza consente di visualizzare la retina in diretta(Figura 1).

E la retina è proprio un pezzettino di cervello, composta a tutti gli effetti da neuroni, da vene e arterie. Da un punto di vista concettuale, quando guardiamo negli occhi una persona osserviamo proprio la sua retina, ossia un pezzetto del suo cervello.

Unico problema: dentro l’occhio tutto è mantenuto rigorosamente buio (per consentirci di vedere) ed è per questo che la pupilla delle persone che guardiamo ci appare nera. Ma idealmente, se dai nostri occhi uscisse una luce, la pupilla non ci apparirebbe più nera bensì rosso-arancione, ovvero del suo vero colore.

È esattamente ciò che accade quando facciamo una fotografia (accedeva più frequentemente con le vecchie fotocamere) con il flash: la pupilla è rossa poiché il soggetto fotografato possiede una retina e quest’ultima è stata illuminata dal flash (Figura 2)!

Proprio con la stessa tecnica, migliorata con opportuni ingrandimenti, focalizzazioni ed illuminazione, l’oculista visualizza la retina che rappresenta il cosiddetto fondo dell’occhio.

La Retinopatia Diabetica

Una delle principali patologie che si ripercuote sulla retina è il diabete, malattia purtroppo in continua ascesa. Come noto, questa malattia provoca un’alterazione dei vasi sanguigni di tutto il corpo.

Nell’occhio abbiamo la fortuna di potere vedere in diretta attraverso una finestra tali vasi sanguigni alterati ed i relativi danni al tessuto circostante.

Esiste quindi una classificazione dei diversi stadi della retinopatia diabetica, utile all’oculista per il trattamento della stessa ed anche al diabetologo per un riscontro sul danno d’organo più o meno avanzato nel paziente.

In particolare, nella retina dei pazienti diabetici vengono a trovarsi emorragiole, essudazioni, ischemie e, nei casi più gravi, neovascolarizzazioni anomale che portano a sanguinamenti intraoculari e, se non curate, anche alla cecità(Figura 3).

La durata del diabete e la glicemia poco controllata sono direttamente proporzionali alla possibilità di danno retinico (che equivale quindi a danno cerebrale!).

D’altra parte, un miglioramento del compenso glicemico da parte del paziente porta anche ad una regressione del danno retinico, e quindi di tutti gli organi del corpo coinvolti.

La Retinopatia Ipertensiva

Una pressione arteriosa elevata comporta vari meccanismi di difesa da parte dell’organismo. In particolare, a livello delle arteriole del cervello (e quindi della retina) ha luogo un fenomeno definito “angiosclerosi”, ossia le arterie si restringono e si irrigidiscono per contrastare un aumentato apporto pressorio generale.

Tale fenomeno, se di grado elevato e lungamente protratto nel tempo, può portare a danni catastrofici tanto a livello retinico (occlusioni venose ed arteriose) quanto a livello cerebrale (TIA e ictus).

Ancora una volta, la possibilità di osservare in diretta quello che sta succedendo all’interno del corpo è data dall’esame del fondo dell’occhio.

È infatti presente un’apposita classificazione anche per la retinopatia ipertensiva, utile al medico di famiglia o al medico internista per meglio calibrare la terapia anti-ipertensiva nel paziente.

L’Edema di Papilla

La papilla è il nome della testa del nervo ottico, ossia del punto in cui il nervo ottico si connette con l’occhio. Il nervo ottico è un po’ come un cavetto che collega la telecamera-occhio al computer-cervello. Alcuni problemi del cervello risultano visibili anche a livello della papilla del nervo ottico, mediante l’esame del fondo dell’occhio. In particolare gli aumenti della pressione del liquido cefalorachidiano o la compressione del nervo ottico da parte di tumori o altre masse possono essere visti attraverso il fondo dell’occhio. Numerosissimi sono infatti i casi di patologie neurologiche diagnosticate mediante visita oculistica di screening. In assenza di fattori di rischio specifici, al di sopra dei 65 anni è raccomandata dalle linee guida internazionali una visita annuale con valutazione del fondo dell’occhio. Sempre annualmente è raccomandata la valutazione del fondo dell’occhio in tutti i pazienti diabetici.

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