15 ottobre 2021

DPV: il distacco posteriore di vitreo

Quando il corpo vitreo, ovvero la sostanza gelatinosa all’interno del bulbo oculare, si stacca dalla superficie retinica, si verifica il distacco posteriore di vitreo.

Il corpo vitreo occupa circa i due terzi del volume oculare ed è costituito circa dal 99% di acqua (la parte restante è composta da acido ialuronico, elettroliti, collagene e zuccheri).

Il distacco posteriore del vitreo, dopo una certa età, può essere considerato normale, è un fenomeno fisiologico dovuto all’invecchiamento. Il distacco avviene perché la sostanza gelatinosa che compone il vitreo si fluidifica e tende a staccarsi dalla retina. Oltre all’invecchiamento, fattori come una miopia elevata, infiammazioni come le uveiti, interventi chirurgici o traumi oculari possono portare al distacco.

Il distacco vitreale può avvenire senza che il paziente avverta sintomi, oppure può essere accompagnato da mosche volanti (miodesopsie) o ombre nel campo visivo, visione offuscata, o visione di fosfeni (lampi di luce) che si avvertono in genere quando il distacco vitreale causa una trazione sulla superficie della retina, proprio queste trazioni, nei casi più gravi, possono causare danni seri alla retina stessa.

Ecco perché è importante consultare immediatamente un medico oculista nel caso in cui questi sintomi si presentassero in modo intenso e frequente. Nel frattempo è bene evitare sforzi fisici e attività sportive intense che potrebbero causare ulteriori trazioni sulla retina.

Va detto che i sintomi del distacco tendono a regredire spontaneamente, le ombre e i corpi che si vedono, con il tempo, vengono ignorati dal cervello. Bere più acqua, aumentare il consumo di frutta e verdura e assumere integratori specifici può aiutare a il tono del corpo vitreo.

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