D’inverno, la contrapposizione tra il vento freddo e l’aria secca dei riscaldamenti domestici crea le condizioni per una rapida evaporazione di un già ridotto film lacrimale. La secchezza oculare causa bruciore, arrossamento, fotofobia e difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio.
Una valutazione alla lampada a fessura, associata alla colorazione del film lacrimale presente sull’occhio del paziente, consente una rapida e precisa diagnosi.
Ci sono dei piccoli accorgimenti che possono prevenire la sindrome da occhio secco:
🔵 Limitare l’utilizzo di schermi
🔵 Bere più acqua e seguire una sana alimentazione
🔵 Evitare temperature elevate del riscaldamento domestico
🔵 Indossare gli occhiali per proteggersi dai venti freddi
In caso di fastidi persistenti, si interviene con l’applicazione di lacrime artificiali per ristabilire l’idratazione oculare. Se i sintomi perdurano, è bene rivolgersi al proprio medico oculista per escludere un’eventuale correlazione tra la secchezza oculare e la blefarite.