12 ottobre 2023
Difetti visivi

Chirurgia refrattiva: una soluzione giusta per ogni età

L’utilizzo di occhiali e lenti a contatto per difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo è sempre più diffuso e da molti mal sopportato. Chi indossa gli occhiali sa bene quanto è spiacevole in inverno entrare in uno spazio chiuso e dover attendere svariati minuti prima che l’appannamento delle lenti svanisca. D’altra parte le lenti non sempre sono una soluzione più comoda: necessitano di una buona cura e spesso nonostante le nostre attenzioni gli occhi tendono a irritarsi e arrossarsi.

In estate poi la piscina e il mare diventano ambienti quasi impossibili per chi convive con un difetto visivo importante: acqua, sole, sabbia, creme solari mal si accompagnano a lenti a contatto e occhiali.

Dopo una certa età, inoltre, quando ai difetti di refrazione si aggiunge anche la presbiopia, indossare gli occhiali può diventare ancora più fastidioso.

Fortunatamente oggi i difetti visivi non rappresentano più una “condanna” o una triste condizione alla quale non si può far altro che rassegnarsi. Oggigiorno grazie alle elevatissime tecnologie a nostra disposizione, come le lenti intraoculari ICL o il laser a femtosecondi, è possibile correggere il difetto visivo con grande soddisfazione da parte del paziente che, dopo un intervento di pochi minuti, potrà finalmente dire addio agli occhiali. Le ultime strumentazioni a nostra disposizione permettono una correzione permanente e indolore: bastano infatti poche gocce di anestetico, e la durata del risultato è a vita, salvo comparsa di cataratta in età avanzata o miopie patologiche con peggioramenti cronici del difetto.

Orientarsi in un vasto panorama di tecnologie e soluzioni può non essere semplice, proprio per questo è bene definire alcuni aspetti chiave che dobbiamo avere chiari prima di valutare l’intervento. La prima cosa di cui dobbiamo tenere conto è l’età: non tutte le soluzioni sono adatte a tutte le fasce di età, ecco allora alcune suddivisioni utili.

Bambini e adolescenti (fino ai 18-20 anni)

Spesso si crede che, laddove vi sia un difetto visivo molto alto, si possano operare anche bambini e ragazzi. In realtà non è così, è sempre bene infatti (tranne in particolarissimi casi che devono essere valutati dall’oculista) attendere i 18-20 anni, momento in cui l’occhio è completamente maturo e il paziente pienamente consapevole.

Pazienti giovani (dai 20 ai 50-55 anni)

Per i pazienti più giovani, diciamo dai 20 fino ai 50-55 anni, miopia, ipermetropia e astigmatismo possono essere corretti con tecniche puramente laser dalla durata di pochi secondi (in genere dai 15 secondi ai 60 secondi per occhio). Questi interventi sono la PRK (cheratectomia fotorefrattiva), la LASIK (Laser-ASsisted In situ Keratomileusis) a femtosecondi e la SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) 

La PRK è una procedura oggi perlopiù abbandonata per il discomfort post-operatorio e viene riservata solamente a particolari trattamenti terapeutici di cicatrici corneali o esiti di precedenti interventi.

La LASIK con laser a femtosecondi è una tecnologia più recente ed è abbinata a un sofisticato sistema laser computerizzato che separa i tessuti creando minuscole bollicine d’aria. Consente generalmente un ritorno alle attività lavorative quotidiane già il giorno successivo alla correzione. Permette inoltre il trattamento di difetti maggiori rispetto alla PRK, generalmente sino alle 10 diottrie.

La SMILE, infine, è l’ultima nata tra le procedure per la correzione dei difetti visivi. Agisce con un unico laser che disegna internamente alla cornea una lentina con potere pari al difetto visivo da correggere. Questa lentina viene poi estratta attraverso una piccola apertura, correggendo definitivamente il difetto visivo. Meno invasiva rispetto alle altre tecniche, consente un rapido recupero visivo, è completamente indolore e ha il vantaggio di poter agire anche su difetti visivi più elevati.

Queste tecniche agiscono rimodellando la cornea, ossia la membrana trasparente che ricopre l’occhio, permettendo una perfetta focalizzazione delle immagini sulla retina con una qualità visiva uguale o superiore a quella ottenuta con gli occhiali o con le lenti a contatto (se la retina lo consente, anche superiore ai 12/10).

In caso di difetti di molto elevati, per un maggiore rispetto dei tessuti oculari, si preferisce inserire all’interno dell’occhio minuscole lenti dette ICL (Implantable collamer lens).

Le lenti ICL sono lenti in collamero, un materiale di alta tecnologia e biocompatibile, che vengono posizionate dietro la pupilla per correggere il difetto. L’inserimento di queste lenti viene effettuato in sala operatoria dall’oculista attraverso una piccola incisione oculare. Il tutto ha una durata di 5-10 minuti per occhio e il recupero di un’ottima visione avviene già nel giro di qualche giorno.

Pazienti maturi (oltre i 50-55 anni)

I pazienti oltre i 50-55 anni, oltre ai difetti refrattivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo), vanno incontro a una progressiva riduzione della capacità accomodativa del cristallino, che porta alla presbiopia, ovvero il difetto che rende necessari gli occhiali per leggere e per vedere da vicino. 

Per tutti questi pazienti, dato che la fisiologica funzione di messa a fuoco da parte del cristallino viene meno per motivi anagrafici, è possibile procedere alla correzione del difetto visivo oltre che con le tecniche citate prima, anche con la sostituzione del cristallino stesso, proprio come avviene con l’intervento di cataratta. 

La sostituzione del cristallino viene fatta mediante microchirurgia in sala operatoria, e consente all’oculista di inserire un nuovo cristallino artificiale del potere desiderato in maniera tale da compensare il difetto visivo del paziente, qualsiasi esso sia. In più, con i cristallini artificiali di ultima generazione, è possibile correggere nello stesso tempo anche la presbiopia grazie alla multifocalità di tali microlenti artificiali.

Nei casi in cui l’elasticità del cristallino è ancora buona, anche nei pazienti over 50 è possibile correggere i difetti visivi, presbiopia inclusa, con la chirurgia laser. La scelta della procedura da utilizzare verrà fatta insieme al medico oculista durante la visita preoperatoria.

L’importanza della visita preoperatoria

Scegliere la procedura giusta per correggere il proprio difetto visivo non è una cosa che il paziente può fare in autonomia, è necessaria infatti la valutazione da parte di un oculista esperto di chirurgia refrattiva. È il medico che dovrà stabilire, con una serie di esami strumentali, la fattibilità dell’intervento consigliando poi al paziente la soluzione migliore in base alle sue esigenze. La visita preoperatoria è anche il luogo in cui, grazie al confronto e al dialogo, il paziente ha modo di raggiungere una serena consapevolezza dell’intervento a cui si sottoporrà, con effetti positivi su tutto il percorso.

Di fondamentale importanza sono anche le visite di controllo post operatorio e la corretta esecuzione da parte del paziente delle istruzioni date dall’oculista come una corretta applicazione dei colliri nelle settimane successive e una particolare attenzione a evitare lo sfregamento e il contatto con terra, sabbia, peli di animali.

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