07 marzo 2024
Astigmatismo

Astigmatismo

Quando un occhio è privo di difetti di refrazione si definisce emmetrope e vede perfettamente da lontano e vicino senza la necessità di occhiali o lenti a contatto. Tale condizione regredisce fisiologicamente con l’invecchiamento, rendendo via via più difficoltosa la visione da vicino una volta superati i 45 anni, con l’instaurarsi della presbiopia. L’astigmatismo, insieme con la miopia e l’ipermetropia, è pertanto un errore di refrazione, ossia una condizione ottica in cui le immagini non vengono correttamente focalizzate sulla retina. Esso è un difetto provocato dalla geometria della cornea, che presenta una forma ovoidale invece che sferica (FIGURA 1): tale tipo di curvatura non permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina in un solo punto, ma su piani diversi. Comporta pertanto una cattiva visione sia da vicino sia da lontano, creando tipicamente aloni allungati intorno alle luci. L’astigmatismo non presenta la progressione tipica della miopia, poiché è una condizione corneale statica che normalmente rimane sempre della medesima entità con il passare degli anni. L’utilizzo di occhiali o lenti a contatto è fondamentale per fornire una buona visione e prevenire fenomeni di astenopia (affaticamento visivo) tipici di attività che richiedono concentrazione prolungata, quali la guida e la lettura. Poiché l’astigmatismo è una condizione di alterata curvatura corneale, può presentarsi molto frequentemente associato anche ad altre condizioni tra cui miopia (occhio più lungo della norma) ed ipermetropia (occhio più corto della norma). Nel primo caso sarà presente un astigmatismo miopico, mentre nel secondo un astigmatismo ipermetropico, che può provocare arrossamento e bruciore oculare e palpebrale, eventualmente associato a cefalea. Schematicamente, esistono 3 grandi categorie: l’astigmatismo secondo regola, il più frequente, caratterizzato da una maggiore curvatura del meridiano corneale verticale; l’astigmatismo contro regola, caratterizzato da una maggiore curvatura del meridiano orizzontale e da una qualità visiva peggiore del primo; l’astigmatismo obliquo, che è una via di mezzo tra i due. La maggior parte della popolazione presenta un debolissimo difetto astigmatico (0.25 diottrie), perlopiù secondo regola, che risulta pertanto bene tollerato dal paziente anche senza la necessità di occhiali. Tuttavia, quando questo valore cresce, è necessaria una adeguata correzione con occhiali per una visione ottimale e priva dei sintomi sopra descritti.

La mappa corneale: cheratocono e degenerazione pellucida

L’esame principe per la diagnosi ed il follow-up dell’astigmatismo è la mappa corneale, definita anche topografia corneale per la precisa rappresentazione tridimensionale delle geometrie corneali (FIGURA 2). Questo esame consente di monitorare otticamente l’astigmatismo con una precisione assoluta, nonché di programmarne perfettamente la correzione mediante chirurgia refrattiva laser. Come si diceva in precedenza, l’astigmatismo è normalmente una condizione stazionaria. Esistono tuttavia alcune sue varianti caratterizzate da una patologica debolezza cornea letale da provocarne un progressivo sfiancamento con pesanti ripercussioni dal punto di vista ottico. Queste condizioni patologiche sono il cheratocono e la degenerazione pellucida, accumunate da un assottigliamento corneale tale da provocare una progressiva protrusione corneale per la pressione presente all’interno dell’occhio (FIGURA 3). Fino a qualche anno fa queste condizioni di astigmatismo patologico erano destinate al trapianto di cornea, tuttavia oggi giorno, grazie a topografie etomografie corneali sempre più precise ed alla presenza di ottimi trattamenti quali il cross-linking corneale, sono sempre più rari i casi destinati al trapianto.

Correzione dell’astigmatismo: chirurgia refrattiva laser e IOL toriche

Se l’astigmatismo è un’anomala curvatura della cornea, questa può essere perfettamente corretta con il laser ad eccimeri, anche per difetti di entità elevata. In particolare, la tecnica che fornisce i migliori risultati è la femto-LASIK (associazione del laser a femtosecondi con il laser ad eccimeri), con un ottimo recupero visivo già a poche ore dall’intervento. Nei pazienti di età superiore ai 55anni, eventualmente anche con cataratta, è possibile correggere l’astigmatismo anche mediante la stessa tecnica utilizzata con l’intervento di cataratta: si procede alla sostituzione del cristallino ormai sclerotico ed opacizzato presente all’interno dell’occhio con un nuovo cristallino in materiale acrilico biocompatibile, con apposita curvatura torica in modo da compensare esattamente l’astigmatismo presente in quell’occhio per una eccezionale qualità visiva post-operatoria.

Diagnosi precoce

Momento fondamentale per la diagnosi dell’astigmatismo è la visita oculistica, che deve essere effettuata già in tenera età (2-3 anni). L’astigmatismo è infatti una delle principali cause di ambliopia (occhio pigro), per la mancata formazione in età pediatrica delle dovute connessioni nervose tra occhio e cervello a causa di una qualità visiva scarsa indotta dall’astigmatismo. La diagnosi di astigmatismo nei primissimi anni di vita consente di evitare o di recuperare l’occhio pigro, con il raggiungimento di una perfetta qualità visiva. A differenza della miopia edell’ipermetropia, l’astigmatismo mostra una forte penetrazione genetica nei figli: particolare attenzione deve essere pertanto posta nei figli di persone astigmatiche al fine di prevenire e curare situazioni di occhio pigro in giovanissima età, prima che si instaurino irreversibilmente.

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